Piselli a cecamariti - Ricetta

Cominciamo oggi il mio viaggio con voi nella mia terra attraverso quegli aneddoti e quei racconti che sanno di leggenda e anche un po’ di magia…

Oggi vogliamo parlarvi di una ricetta salentina: “Piselli a cecamariti”.

Quale donna non è sensibile ai corteggiamenti? e si sa quando i mariti sono via nei campi per lavoro ci sono altrettanti uomini pronti a rimpiazzarli e così può accadere che presto o tardi si ceda alle lusinghe di qualche ammiratore non senza aver elargito prodighi sguardi e ammiccamenti…

In passato, quindi, le donne casalinghe, occupate in altre faccende, con questo piatto risolvevano all’ultimo momento il problema del pranzo, imbrogliando i mariti di ritorno dai campi che venivano letteralmente accecati dalla bontà della pietanza servita e molto ricca di ingredienti dalle varie preparazioni. Ciò lasciava supporre al povero marito fedifrago che la sua mogliettina avesse trascorso tutta la mattinata a cucinare per preparargli quella prelibatezza. In realtà la moglie aveva semplicemente assemblato una serie di avanzi di cucina dei giorni precedenti, confezionando a puntino qualcosa sicuramente di molto appetitoso ma con scarsissimo impegno di tempo!

L’origine di questa pietanza è molto antica, è espressione della tradizione gastronomica campestre, la cosiddetta cucina povera che   povera non è affatto ! in verità le materie prime di questa meravigliosa terra sono un tripudio di sapori e di fragranze, quindi la mescolanza di tante bontà lo ha reso un piatto decisamente memorabile al palato.

Oggi portare in tavola un piatto di piselli a cecamariti è davvero un gesto di amore nei confronti della tradizione dell’autentica cultura contadina sia per gli ingredienti legati alla terra che per il messaggio che contiene : sfrutta la filosofia del recupero degli avanzi della cucina, come il pane raffermo e  i piselli cotti il giorno prima esaltandoli con una buona manciata di olio extravergine di oliva , il vero oro di Puglia.

Ingredienti

  • 300 gr di piselli secchi

  • 400 gr di cime di rape

  • ortaggi vari (sedano, cipollotto, prezzemolo, pomodorini

  • residui di frise sbriciolate o tocchetti di pane casereccio raffermo

  • peperoncino

  • olio extravergine d’oliva

  • sale q.b.

Preparazione

Mettere a bagno i piselli per circa dieci ore; il giorno dopo cuocerli coperti di sola acqua in una pentola normale o meglio se in una pignatta di terracotta, aggiungere gli ortaggi in piccole quantità per insaporire bene il tutto, versare dell’olio extravergine d’oliva, salare e lasciar cuocere fino a quando non avranno raggiunto la consistenza di una purea.

Intanto lessare le cime di rape in abbondante acqua salata, scolare e tenere da parte a raffreddare.

A parte  friggere in olio extravergine d’oliva e peperoncino i cubetti di  pane di grano duro salentino sin quando avranno raggiunto una consistenza croccantissima; il pane cotto in questo modo viene chiamato  “morzi” ovvero  “pezzetti”.

Disporre i cubetti di pane fritto sul fondo del piatto, versare sopra la purea di piselli, aggiungere le cime di rape lessate, condire con un filo d’olio crudo e servire.

Buon appetito!